La scelta di coltivare zafferano non è casuale ma nasce dalla volontà ben precisa di far tornare in vita un prodotto che era anticamente coltivato nel territorio del cosentino e rispetto al quale si sono, nel corso del tempo, perse quasi totalmente le maestranze.
In Sila, ad esempio, non è difficile imbattersi in una specie di zafferano selvatico, a riprova che il nostro territorio è
morfologicamente adatto alla coltivazione di quello che è comunemente definito "oro rosso".
La produzione dello zafferano richiede tempo e dedizione poichè, la fragilità del fiore e dei pistilli in esso contenuti,
rendono assolutamente impossibile meccanizzare le fasi di lavoro.
Per tale motivo è assolutamente sostenibile e non ha impatti negativi sull'ambiente.
Questa è la nostra idea di agricoltura.